Siamo nell’era dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale, periodo in cui l’acquisto di articoli di seconda mano sta diventando sempre più popolare. La presenza di nuove piattaforme online come Vinted ha completamente cambiato la modalità di fare shopping e una stessa persona può rappresentare contemporaneamente il commerciante che vende e il cliente che acquista.
La storia di Vinted: l’app per vendere i vestiti usati
Per tutti arriva un giorno in cui si scopre, in fondo all’armadio, di avere vestiti di cui si trascurava l’esistenza e che non si utilizzano più e, spesso, quel giorno arriva durante un trasloco. Ė quello che è successo alla giovane Milda Mitkute nel 2008 quando, ad una festa, incontra un amico che le realizza un sito per vendere ai suoi conoscenti almeno una parte dei vestiti che non mette più. La voce si sparge e in due anni la giovane trova un investitore interessato che permette al progetto di crescere e di raggiungere risultati sorprendenti.
Come funziona Vinted?
Prendi un articolo che non usi più, scatti una foto, spedisci. La semplicità di utilizzo e il fatto che le persone che vendono sulla piattaforma non siano guidate esclusivamente dall’interesse economico sono i fattori che la contraddistinguono e che la rendono diversa dalle altre che trattano il second hand.
A questa semplicità Vinted aggiunge una serie di regole per assicurare un utilizzo corretto: le foto devono mostrare adeguatamente l’articolo e bisogna inserire il brand, la taglia, lo stato di conservazione, il prezzo e i dettagli di spedizione.
Non solo, ultimamente Vinted ha fatto sapere di aver dotato la piattaforma di un servizio di controllo di autenticità che consentirà, agli utenti che lo desiderano, di richiedere la “Verifica degli articoli” e di conseguenza la conferma dell’autenticità del prodotto comprato. La verifica, svolta da un team di esperti qualificati, ha un costo di servizio aggiuntivo di 10€ ed è valida per gli articoli con valore superiore ai 100€.
Second hand economy e ambiente: un binomio vincente
Il fenomeno del second hand non è però limitato a Vinted: sono tantissime le piattaforme che rivendono oggetti di seconda mano con l’obiettivo di ridare loro una seconda vita. Ė un tema che costituisce ormai una pratica sempre più diffusa e popolare nella società contemporanea, soprattutto perché le persone oggi sono molto più consapevoli e attive in ambito green, quindi l’alternativa di shopping offerta dal second hand diventa molto valida e sostenuta.
Molto importante è porre l’accento sull’impatto che la vendita di articoli di seconda mano (che include abbigliamento ma anche libri, oggetti elettronici … ) ha sull’ambiente: acquistare articoli usati aiuta a far diminuire la quantità di CO2 emessa dalle aziende produttrici, favorisce l’economia circolare incentivando la riusabilità di prodotti già utilizzati e consente una riduzione significativa degli sprechi. Ultimo, ma non per importanza, il vantaggio che porta in termini economici: la second hand economy consente di comprare a prezzi molto ridotti rispetto a quelli che tradizionalmente si vedono sul mercato.
Il fenomeno risulta essere quindi, ad oggi, uno dei pilastri della sostenibilità: incentivarlo e responsabilizzare le persone sul tema contribuirà ad accrescere la sua importanza, trasformandolo da semplice pratica di risparmio a un vero e proprio stile di vita sostenibile e consapevole.