In questi ultimi decenni, è aumentata la sensibilità dell’opinione pubblica verso il rispetto dell’ambiente e nei confronti di tutte quelle iniziative volte ad evitare il suo inquinamento. Da qui l’avvio di misure, da parte di alcuni Paesi, per un maggior controllo sulla produzione e smaltimento dei rifiuti. In Italia, ad esempio, importante risulta la compilazione di alcuni documenti specifici, come ad esempio il Mud dei rifiuti.
Questo non è altro che un’attestazione che deve essere compilata da vari soggetti (tra gli altri, dalle società private ed enti) e permette di verificare chi produce tali materiali scarto, come li raccoglie e in che modo li smaltisce. Tutto questo anche con l’importante supporto delle società impegnate in tale ambito particolare, come Nova Ecologica di Roma. Uno dei problemi più gravi riguardo l’ambiente è l’inquinamento del suolo, scopriamo quali siano le cause e le principali sostanze nocive che lo provocano.
Cosa determina l’avvelenamento dei terreni
L’inquinamento della maggior parte delle terre è causato dalle molteplici attività umane. Le varie attività industriali, come l’estrazione e produzione di materiali; la presenza di rifiuti domestici ed urbani; l’uso di pesticidi e fertilizzanti nell’agricoltura; le emissioni provenienti dai trasporti; i materiali derivanti dal petrolio ed il loro abbandono su vaste aree. Tutte queste cose rappresentano fattori che vanno ad incidere pesantemente e ad inquinare i terreni, da cui poi spesso traiamo prodotti agricoli che si mangiano.
Negli ultimi anni si stanno diffondendo anche i cosiddetti “inquinanti emergenti”, che possono divenire pericolosi per la salute umana. Tra questi troviamo, ad esempio, sostanze farmaceutiche o biologiche nocive, ormoni, rifiuti elettronici di scarto derivanti dai milioni di computer, smartphone o televisori di ultima generazione utilizzati e poi scartati nel corso del tempo. Tutti elementi che, se non raccolti e smaltiti correttamente, possono danneggiare gravemente qualsiasi genere di terreno.
Aree inquinate nel pianeta
Quando si parla di inquinamento del suolo, si intende una contaminazione permanente o temporanea sia della superficie di un’area che del suo sottosuolo. Ambedue le tipologie di inquinamento sono pericolose per le coltivazioni agricole, mentre quello del sottosuolo tende ad incidere particolarmente sulle falde acquifere e quindi sull’acqua utilizzata per diverse finalità oppure per l’alimentazione umana.
Al giorno d’oggi, in Australia circa 80.000 aree risultano colpite da contaminazione del suolo, mentre la Cina ha calcolato che circa il 16% del proprio territorio ed il 19% dei suoi terreni agricoli risultano inquinati. Per quanto riguarda invece l’Unione Europea ed i Balcani occidentali sono 3 milioni le aree potenzialmente contaminate. Negli Stati Uniti, sono 1.300 i territori considerati particolarmente inquinati. Di conseguenza, come si può notare, risultano colpiti tutti i continenti del nostro pianeta.