Una delle attività umane che generano più danni è la deforestazione, da cui derivano gravi danni ambientali.
Per deforestazione si intende la distruzione di una grande quantità di specie vegetali, riduzione di boschi e foreste, modificando le condizioni di un particolare habitat: si parla di sfruttamento intensivo di tutte le aree verdi naturali presenti nel mondo. La causa principale di questo problema è spesso strettamente legata all'ottenimento di un beneficio economico, essendo la più importante attività realizzata dal'industria del legname. La conseguenza più imminente della deforestazione è che i terreni, non essendo più protetti dagli alberi, sono esposti alle piogge, provocando rischio di frane, alluvioni e svuotamenti, modificando la topografia del luogo e causando gravi alterazioni all'ecosistema. Altra conseguenza è che molti animali finiscono per morire, portando così all'estinzione di qualche specie.
Il disboscamento determina aumento di anidride carbonica e di conseguenza dell'intensificarsi dell'effetto serra e del surriscaldamento globale.
A questo problema i Paesi occidentali stanno cercando di rimediare, mettendo in atto una serie di misure di rimboschimento. La soluzione a questo problema sono le foreste di bambù gigante. Il lancio industriale di questa risorsa naturale considerata sostenibile pota a sbocchi commerciali potenzialmente enormi.
A differenza del legno di conifera che impiega 30 anni a crescere, il bambù ne impiega solo tre: in alcuni climi, la pianta può crescere fino a un metro al giorno. Per la sua coltivazione non sono necessari né pesticidi né erbicidi ed è molto leggero da trasportare. Si tratta di una risorsa facilmente rinnovabile e sostenibile dal punto di vista ambientale. Il bambù è un materiale presente nella vita quotidiana di un miliardo di persone al mondo, usato principalmente come materiale da costruzione, come combustibile e nell'artigianato. Il bambù raggiunge la maturità entro 7 anni e può essere raccolto ogni anno. Cresce su terreni marginali, ciò significa che non è in concorrenza con la produzione alimentare. Il Consorzio Bambù Italia, leader in Europa nella realizzazione di impianti di bambù gigante a scopo industriale e commerciale, nasce con l'intenzione di offrire all'agricoltura un'importante occasione di rinascita. Le piante OnlyMoso derivano da un'accurata selezione di Bambù della specie denominata Phyllostachys edulis. Ogni parte del Bambù gigante OnlyMoso ha un impiego ed una funzione, possiede un elevato valore commerciale.
Le piante di qualità OnlyMoso svolgono una funzione molto importante per salvaguardare le Biodiversità e contribuiscono alla tutela del suolo e delle risorse idriche. Il Consorzio Bambù Italia è la svolta e trova la soluzione ai danni ad oggi subiti dalla natura.
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